I benzinai tornano a minacciare lo sciopero contro il governo. Domani ci sarà un nuovo incontro tra gestori e esecutivo.
Domani è previsto un nuovo incontro al ministero delle Imprese tra il governo e i benzinai che sarebbero pronti a confermare lo sciopero. Dopo l’incontro di sabato i gestori avevano congelato la contestazione ma ora tornano a proclamare lo stato di agitazione e chiedere al governo modifiche al testo del decreto trasparenza. I benzinai si sono detti molto delusi da questo provvedimento, in particolare attaccano la norma relativa alle multe.
«Siamo delusi e arrabbiati per le parti del decreto che continuano ad individuare nei gestori i responsabili delle storture del sistema, attribuendoci ulteriori pesanti sanzioni – dice Bruno Bearzi, presidente Figisc – molto probabile che si vada verso la conferma dello sciopero». I gestori avevano proclamato lo sciopero per il 25 e 26 gennaio ma lo avevano congelato in vista dei colloqui con il governo non andati a buon fine. La decisione finale verrà presa domani sera dopo l’incontro con il ministro Urso, ultimo tentativo per scongiurare la mobilitazione.
Incontro tra gestori e governo per scongiurare lo sciopero
Per i gestori delle pompe di benzina è inaccettabile una multa fino a 6 mila euro per la mancata segnalazione del prezzo medio dei carburanti sui cartelli. In caso di recidiva verrà sospesa l’attività fino a 90 giorni massimo. «Così ricade ancora una volta tutto su di noi, come se fossimo i colpevoli degli aumenti dei prezzi, non ci stiamo». Il problema è che tra richiesta e autorizzazione dei cartelli ci vogliono circa 30 giorni per adeguarsi a queste nuove regole, lamentano i gestori.
L’incontro di domani con le associazioni di categoria e il ministro Urso sarà la prima riunione del tavolo permanente di tutta la filiera per riordinare il settore, incluso «dove si verificano fenomeni di speculazione, lì c’è molto da fare» ha spiegato il ministro delle Imprese. Il governo, inoltre, ribadisce che in caso di rialzo dei prezzi sarà prevista l’accisa mobile ideata dal governo Prodi nel 2007.